Alice McGregor

background → La famiglia di Alice si trasferisce dall'Australia in Inghilterra a metà dell'ottocento quasi cinquant'anni dopo la colonizzazione. Lì si sistemano in un villino fuori Londra sulle rive del Tamigi, in modo da adescare pescatori che si spingevano fino a lì e ucciderli.
Alice nasce negli anni settanta del diciannovesimo secolo, quando però i genitori di lei avevano già preparato le carte per un matrimonio combinato, visto all'epoca ancora come una via di fuga per i debiti. Alice venne cresciuta per seguire una rigida etichetta, invidiando la libertà di certi umani e della sorella, che sembrava tutto fuorché una vampira. Mentre Astrid non ha mai avuto restrizioni, lei ne ha avute più d'una, e questo l'ha resa servizievole ma anche ribelle e diffidente.
Non ha mai conosciuto il suo promesso sposo, e quanto lo vede per la prima volta, nonostante sia bellissimo e gentile, non può non esserne anche un po' intimidita, un miliardo di domande le si parano davanti, domande alle quali non sa rispondere. I due ballano, parlano senza toccare l'argomento matrimonio e sembra andare tutto bene. Fino a che non si baciano. È un bacio rubato, molto simile a quelli descritti nei libri, ma è vero, ed Alice non è preparata. Si ritrae e scappa alla sua velocità dal giardino nel quale erano andati a passeggiare i due.
Quando lui la trova lei non sa più che fare, la voglia di libertà e quella di non avere legami premono disperate contro il corpo della ragazza come un claustrofobico chiuso in una cassa che tenta a tutti i costi di trovare una via d'uscita. Ed è la morte. Alice si nutre fino a portare quasi al dissanguamento totale il suo promesso sposo e, senza voltarsi indietro, scappa.
In città si diffonde la notizia della sua scomparsa e tutti credono che sia stata divorata da una qualche belva feroce, la stessa che aveva ucciso il ragazzo al quale era promessa. Ma i genitori di lei sapevano che non poteva essere così, e andarono a cercarla dove si era ritirata, in un ospedale dove prestava servizio come infermiera. Lì tentarono di portarla via con loro, di costringerla a tornare, ma lei non ne voleva sapere. Non se ne andò da quel luogo fino a quando un ragazzo non venne portato in quell'ospedale con una pallottola piantata in una coscia, e lì non riuscì a resistere oltre all'odore del sangue, troppo invitante perché fresco e perché agognato da troppo tempo.
Alice fugge prima in Belgio dove vive in un cottage disabitato nutrendosi di animaletti e vendendo dei quadri rappresentanti i suoi ricordi più felici, soprattutto quelli vissuti in Australia. Successivamente, va in Germania, e lì affitta un appartamento, ma con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale si trasferisce di nuovo in Australia, nella casa della nonna materna che l'ospita con gioia, conoscendo i problemi della propria natura.
Agli inizi del XXI° secolo, Alice passa qualche anno a Torino, prima di trasferirsi definitivamente a Dublino dove studia arte all'università, una sua piccola passione già coltivata in precedenza che ha fruttato buoni risultati.

testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo testo